La tradizione orale assume una dimensione più contemporanea e rende più facile l’ascolto e la condivisione di questo patrimonio immateriale dichiarato Bene di Interesse Culturale.
Le storie tramandate di generazione in generazione a Minorca, conosciute come leggende o “rondalles”, faranno un importante salto verso la modernità con il loro arrivo in formato podcast. Dichiarati Bene di Interesse Culturale Immateriale (BICIM) nel 2023 dal Consell Insular de Menorca, questi racconti fanno parte della conoscenza ancestrale del popolo minorchino e rappresentano un patrimonio prezioso che ora sarà più accessibile che mai.
Questo progetto si propone di conservare e diffondere le leggende inserendole nelle principali piattaforme digitali. A partire dal prossimo venerdì 24 gennaio, una di queste storie sarà trasmessa settimanalmente nella programmazione locale di Radio Minorca Cadena SER e sarà disponibile sul podcast “La isla de los oyentes” (L’isola degli ascoltatori). Questo nuovo spazio sarà accessibile su servizi come iVoox, Amazon Music, Apple Podcasts e Spotify.
La tradizione si adatta ai tempi
Il Consell Insular ha selezionato una dozzina di leggende tra le più conosciute per inaugurare questa iniziativa. Con l’obiettivo di attirare le nuove generazioni, che consumano le informazioni soprattutto in formato digitale, questo progetto rappresenta uno sforzo per modernizzare la trasmissione di un patrimonio che fino a poco tempo fa dipendeva quasi esclusivamente dalla tradizione orale o dalle compilazioni scritte.
La prima narrazione ad essere trasmessa sarà *La nau des Tudons*, un racconto profondamente radicato nel paesaggio e nella storia di Minorca, la cui imbarcazione preistorica simboleggia il legame tra il mitico e il tangibile.
Conservazione e accessibilità
Il riconoscimento come BICIM ha sottolineato l’importanza delle leggende come parte dell’identità culturale di Minorca. La dichiarazione ha evidenziato la necessità di misure attive per la loro salvaguardia e trasmissione in un mondo in cui la tradizione orale sta affrontando sfide crescenti.
Secondo il documento ufficiale, queste narrazioni spaziano da incantesimi e racconti di giganti a storie legate al periodo islamico e alle incursioni turche sull’isola. Il legame tra le leggende e il territorio di Minorca è evidente: luoghi emblematici come il barranc di Algendar o la naveta des Tudons sono presenti in molti racconti.
Un approccio strategico
Il Consell Insular ha voluto sottolineare anche il carattere didattico e culturale del progetto, rivolto non solo alle giovani generazioni, ma anche agli amanti della narrazione tradizionale. Inoltre, le leggende offriranno un modo per reinterpretare Minorca come destinazione turistica, collegando il suo ricco patrimonio naturale e storico alla sua identità culturale.
Questo sforzo fa parte di un approccio più ampio per rivitalizzare la narrazione minorchina, che comprende unità didattiche nelle scuole, sessioni di narrazione e persino versioni modernizzate da parte di scrittori locali. Come spiega il Consell, “proteggere non significa nascondere, ma condividere e far conoscere ciò che ci identifica come popolo”.
Con questa iniziativa, le storie di Minorca superano le barriere del tempo, invitando nuovi ascoltatori a scoprire la ricca eredità culturale dell’isola, ora disponibile con un semplice clic.