La Pentecoste minorchina

A cura di Chiara Guzzonato

Questo fine settimana per i ciutadellencs (abitanti di Ciutadella) non è solo il giorno di Pentecoste, celebrazione cristiana che ricorda l’effusione dello Spirito Santo 50 giorni dopo la Pasqua, ma è anche la festa di Cincogema (o Cinquagesma) nome che, come pentecoste, significa cinquantesimo (giorno).

La festa di Cincogema, che nel 2021 cade dal 22 al 24 maggio, negli anni ha abbandonato il suo carattere religioso per trasformarsi in una celebrazione (decisamente) pagana.

Cincogema nella storia

È agli inizi del XX secolo che la festa perde la sua connotazione religiosa e diventa invece un’occasione (non) per tutti per divertirsi e fare festa: «Gli uomini si riversavano per le strade, cantando e suonando la chitarra, e sfilavano fino a raggiungere la proprietà di San Isidro, a Maò, dove mangiavano qualcosa», spiega Jaume Mascaró, antropologo minorchino. La festa, sottolinea l’esperto, era «di stile marcatamente maschile»: in altre parole, le donne non erano ammesse.

A partire dagli anni Cinquanta, le celebrazioni abbandonarono Maò e la tradizione rimase nelle zone di Ciutadella e Ferreries: il divertimento continuava però ad essere prerogativa degli uomini, che si allontanavano dal paese (e dalle mogli) per passare la notte in campagna, in spiaggia o in qualche zona residenziale della costa.

Con il passare del tempo e la faticosa conquista di un’agognata (e non ancora totalmente conquistata) parità dei sessi, anche le donne poterono finalmente iniziare a festeggiare Cincogema, ritrovandosi sulla spiaggia e passando qualche ora in compagnia delle amiche.

Cincogema oggi

Oggi sono soprattutto i giovani di Ciutadella a godere del fine settimana di festa: tuttavia Cincogema ha subìto nel tempo una triste involuzione, passando dall’essere una festa religiosa, a una festa di paese, a un pretesto per passare due giorni bevendo alcol (illegalmente).

Lo sanno bene i residenti delle zone turistiche, che ogni anno vedono riversarsi per le strade dei loro quartieri centinaia di minorenni e si preparano a mettere al riparo le proprie macchine: pare infatti sia usanza diffusa tra i più giovani quella di rompere i retrovisori dei veicoli parcheggiati in strada.

Come si festeggia

Nei giorni che precedono la festa basta recarsi in qualunque supermercato della zona per vedere come ragazzi e ragazze si preparano alle celebrazioni: in gruppo si affannano alla cassa con carrelli pieni di vodka, gin e alcol di vario tipo, spesso accompagnati dall’amico maggiorenne di turno che è l’unico che può acquistare alcolici legalmente.

Alcol e bisboccia a parte, Cincogema rappresenta un altro pezzettino di tradizione minorchina, e precede la più conosciuta e amata festa di San Joan, anche quest’anno purtroppo cancellata a causa dell’emergenza sanitaria in atto.