Nuovo regolamento a Mahon per i monopattini elettrici

Di Gloria Vanni

I monopattini stanno comparendo in molte città come mezzi di trasporto per brevi distanze.

Sono alternative ecologiche che possono ridurre la nostra dipendenza dall’auto, però anche la loro circolazione va regolata.

Troppo spesso abbiamo visto monopattini sfrecciarci a fianco sui marciapiedi, per esempio.

Nella capitale di Minorca ora è vietato perché la sostenibilità è un patrimonio comune.

Da martedì 9 marzo, a Mahon è entrato in vigore il nuovo regolamento per la mobilità su strada con gli scooter elettrici.

Regolamento che prevede l’uso di un casco omologato, l’assicurazione di responsabilità civile, elementi riflettenti e luci anteriori e posteriori e campanello: sono questi gli obblighi per chi vuole usare gli scooter o monopattini elettrici nella capitale di Minorca che, ricordo, sono mezzi vietati ai minori di 15 anni.

I veicoli di mobilità personale (VMP) possano circolare sulle strade urbane che prevedono un limite di 50 km orari e sulle piste ciclabili parallele alle strade extra urbane.

L’obiettivo della nuova ordinanza è quello di creare un quadro giuridico che offra sicurezza stradale ai conducenti di veicoli di mobilità personale (VMP) e anche al resto della popolazione che condivide gli stessi spazi pubblici.

Monopattini elettrici, piattaforme a una o due ruote e Segway non sono ammessi su marciapiedi, passerelle pavimentate e su aree pedonali. Per cui, possono andare solo su strada e piste ciclabili, devono sempre farlo nella stessa direzione del traffico e ad almeno un metro di distanza dai pedoni.

E le sanzioni andranno da 100 euro per le infrazioni minori fino a 500 euro per quelle considerate molto gravi.

Personalmente mi auguro che gli 8 comuni dell’isola facciano propria questa legge anche se, vivendo Minorca, credo che il problema interessi soprattutto Mahon e Ciutadella.

Però, in vista dell’estate, con l’arrivo del turismo e di giovani che sempre più portano mezzi di trasporto innovativi come i monopattini, appunto, è bene essere chiari.