Lidia Pérez ritrae le streghe minorchine nel nuovo Quadern de Folklore (Libro del Folklore)
Dopo averlo presentato a Mahón, questo sabato è la volta di Ciutadella.
Il concetto di strega è stato oggetto di fascino e controversia nel corso dei secoli. Fin dalle sue origini, è stato legato a questioni di genere, potere ed esclusione sociale, e oggi è in prima linea nei movimenti femministi che cercano di ridefinire la figura della strega. La ricercatrice Lidia Pérez (Manacor, 2000) si è laureata in Lingua e letteratura catalana presso l’Università delle Isole Baleari e attualmente insegna all’Università di Valencia. Ha affrontato questo tema da una prospettiva storica e culturale nel suo studio Revisión del concepto de bruja a partir de las leyendas menorquinas (Revisione del concetto di strega a partire dalle leggende minorchine), che ha portato alla successiva pubblicazione del nuovo numero di Quaderns de Folklore. Dopo la presentazione a Mahón, questo sabato l’opera arriverà a Ciutadella, offrendo un’analisi approfondita del ruolo delle leggende nella costruzione dell’immagine della strega a Minorca.
Per tutto il XVI secolo, la stregoneria fu usata come strumento di persecuzione contro le donne, soprattutto quelle di classe inferiore che resistevano alla povertà e all’emarginazione. La società dell’epoca le considerava una minaccia per l’ordine costituito, il che portò alla loro criminalizzazione e alla successiva caccia alle streghe. A Minorca, uno dei casi più significativi è quello di Joana Gonyalons, una donna accusata di stregoneria insieme alla madre e alla madrina, che erano tutte dello Scorpione. Questo episodio riflette come la superstizione e la paura alimentassero processi che, in molti casi, si concludevano con esecuzioni ingiuste.
Con l’arrivo di Filippo V e, successivamente, con l’occupazione britannica nel XVIII secolo, la paura delle streghe a Minorca si trasformò. Anche se l’eliminazione del Tribunale del Sant’Uffizio ridusse la persecuzione legale, la credenza nelle streghe persistette e fu incanalata attraverso leggende e racconti popolari. Questo fenomeno è stato oggetto di studio in diverse edizioni del Quadern de Folklore, che hanno trattato sia la tradizione orale sia la sua evoluzione nella cultura contemporanea.
Il Quadern de Folklore n. 152 esplora il ruolo di queste donne nella cultura popolare minorchina, partendo da casi reali e approfondendo le leggende che hanno plasmato la loro immagine nel corso dei secoli. Dopo la presentazione a Mahón, questo sabato il libro sarà presentato a Ciutadella, in concomitanza con la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna.
Quest’opera è il risultato di due anni di lavoro, iniziati dopo lo studio del folclorista Antoni Orfila Pons, meglio conosciuto come Fila-Or, la cui opera di compilazione di racconti e leggende è stata fondamentale sull’isola.
Pérez ha rintracciato varie compilazioni folcloristiche di autori come Francisco Camps y Mercadal, Andreu Ferrer, lo stesso Orfila e Catalina Benejam, alla ricerca di riferimenti alle streghe. In questo testo compaiono sedici leggende in cui la strega appare come personaggio principale, spesso rappresentata simbolicamente attraverso gli animali, come in Sa perdiu blanca o Sa somereta blanca.
Sabato 8 marzo, alle ore 12.00, la presentazione si sposterà alla libreria vaDllibres di Ciutadella. In questa occasione, l’autrice sarà accompagnata dall’artista Francesc Florit Nin, con il quale discuterà dell’impatto della figura della strega sia nella letteratura popolare che nella storia.
Il libro arriverà nelle librerie il 10 marzo e permetterà ai lettori di approfondire la conoscenza delle streghe minorchine e della loro influenza sulla cultura dell’isola.