Il più grande degli isolotti minorchini in vendita a 5,2 milioni di euro

«El País» e «La Vanguardia» sono solo alcuni dei quotidiani spagnoli che in questi giorni hanno reso virale la notizia. La messa sul mercato della cosiddetta “isola deserta”, che fa parte del Parco Naturale Albufera d’es Grau.

La notizia non è nuova (l’isola è stata già messa in vendita nel 2010) ma viene pubblicata in un momento di grande fermento e polemica sull’uso pubblico degli isolotti costieri delle Baleari, come S’Espalmador a Formentera.

Il primo proprietario, Antonio Roca Várez, acquistò l’isola nel 1904 pagandola 7.800 pesetas, poco più di 45.000, ed oggi, pur con un valore inferiore a quello di 6 anni fa (6,3 milioni), rimane una sogno raggiungibile da pochi.

L’isolotto, di 58 ettari, si trova a circa 200 metri dalla costa: vi si trovano due edifici, uno principale, di circa 100 metri quadri divisi in sei stanze, risalente al XVIII secolo, con magazzino di circa 30mq; ed una costruzione in legno di 135mq, con due camere, cucina, salone e bagno. Altri edifici minori sono le antiche case dei minatori: qui infatti si trovava l’unica miniera di Minorca di Sfalerite (minerale da cui si ricava lo zinco).

L’isola vanta due belle spiagge di sabbia, un ricovero barche di circa 20mq ed un piccolo porto. Oltre a ciò un’ importante eredità storica: qui, nel 1785 si firmò il trattato di pace tra la Spagna e Tunisi.

Proprio per trovarsi all’interno del Parco Naturale, l’eventuale acquirente non potrebbe in nessun caso ampliare gli attuali edifici o costruirne di nuovi, ma solo ristrutturarli.