I mercati alimentari di Mahon e Ciutadella

Vi sono a Minorca due luoghi di particolare curiosità ed interesse: i mercati alimentari storici di Mahon e Ciutadella.

Il mercato di Mahon

E’ situato all’inizio della strada che porta direttamente al porto. Fino al 1868 il mercato dei prodotti alimentari minorchini era concentrato nel Chiostro della chiesa del Carme, ma nel 1922 si decise di dedicare spazi diversi a prodotti diversi.

Si concentrò la vendita di prodotti dell’orto e carne all’interno del Chiostro, mentre per la vendita del pesce venne realizzato lo spettacolare mercato esterno.

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Realizzato nel 1926-26 su disegno dell’architetto Francesc Femenias, è stato costruito sulle rovine di un antico baluardo del XVIII° secolo facente parte dell’attigua Chiesa del Carme. La pianta rettangolare del mercato si sviluppa all’interno con uno splendido portico aperto, in cui trovano sede i prodotti dello splendido mare minorchino.

I due mercati – del pesce e del Chiostro – sono splendidi per l’architettura che offrono, utilizzata in un contesto che ogni giorno la riporta a vivere: vale la pena anche solo passeggiare sotto i portici del Chiostro, prendere un caffè e visitare il mercato del pesce.

Il mercato di Ciutadella

Ideato e progettato tra il 1868 e il 1869 da Ramon Cavaller Gelabert, la piazza del mercato di Ciutadella faceva parte – in origine – del convento del “Socors”.  La piazza del mercato è stata progettata con la chiara intenzione di realizzare uno spazio ampio all’interno della città.

Unico intervento di urbanizzazione realizzato contemporaneamente al formarsi delle vie della Contramurada (che avrebbero poi formato il centro storico) il mercato è formato da una serie di portici, semplici e senza ornamenti, che delimitano una piccola piazza orientata verso la facciata del’antico Seminario.

Progettati in origine per accogliere solo un mercato ortofrutticolo, con il passare degli anni i portici del mercato hanno subito piccole variazioni, fino all’aggiunta dell’odierna struttura che ospita anche il mercato del pesce e della carne, lungo una linea addossata all’edificio del Seminario.

Entrambe le strutture si sono ben integrate al mercato storico, ed hanno uno straordinario impatto visivo.