La nuova vita di Elisabetta a Ciutadella (Minorca)

Lasciare tutto per vivere a contatto con la natura in ogni stagione, su una bellissima isola del Mediteranno. Elisabetta, torinese di 33 anni, si trasferisce a Minorca a novembre. Qui, insieme al suo compagno, apre un centro di Chiropratica, l’unico di Ciutadella. «È un piacere – dice – potersi prendere cura della propria comunità. Minorca è un’isola che ti permette di vivere con poco ma bene e, sebbene turistica, ha mantenuto la sua autenticità rispetto alle altre isole delle Baleari. Adesso passo più tempo di qualità: sono meno condizionata dal ritmo “esterno” e più centrata sul mio benessere generale».

Elisabetta Gautier,

Di Enza Petruzziello

Vivere in sinergia con la natura, prendersi cura ogni giorno della propria comunità, trascorrere più tempo di qualità. Tutto su una splendida isola del Mediterraneo. Elisabetta Gautier, torinese di 33 anni, si è trasferita da qualche mese a Minorca. A novembre, infatti, decide di mollare tutto per stabilirsi definitivamente su questa magnifica isola, dove apre il suo Studio Chiropratico a Ciutadella.

L’amore per la Spagna nasce in lei già diversi anni fa. Nel 2014 vola a Barcellona per studiare Chiropratica presso il Barcelona College of Chiropractic, terminando i suoi studi universitari con un Master in Clinica presso la prima università di chiropratica in Spagna, il Madrid College of Chiropractic.

Nata a Torino, da padre italiano e madre polacca, Elisabetta entra nel mondo della Chiropratica all’età di 6 anni, grazie ad una sua amica i cui genitori sono chiropratici e, oggi, anche suoi mentori. Dopo anni di studio e formazione fuori dall’Italia, ritorna nella sua città natale. Qui lavora per 2 anni in un centro chiropratico multidisciplinare collaborando con un medico, un dietista, un life coach, un insegnante di yoga, un insegnante di TRX e un fisioterapista; acquisendo così un approccio al paziente a 360°.

Poi, la svolta. E la decisione di vivere e lavorare a Minorca. Amante della natura, si innamora dell’isola in tutte le sue sfaccettature e stagioni. «È un piacere oggi – dice – potersi prendere cura della propria comunità». Ecco cosa ci ha raccontato.

Elisabetta quando nasce la tua passione per la chiropratica?

«La mia passione per la Chiropratica è nata all’età di 6 anni, circa. I genitori della mia grande amica sono entrambi chiropratici e spesso ospite dalla mia amica mi “aggiustavano” la colonna vertebrale. Avevo tanti problemi di otite, di eczema, e difficoltà ad esteriorizzare le mie emozioni, la Chiropratica mi ha aiutata molto a trovare un equilibrio sia fisico che emotivo e mentale.

Ricordo la sensazione di benessere che provavo dopo ogni seduta di Chiropratica e, anno dopo anno, ero sempre più consapevole dei benefici che aveva sul mio corpo, sulla mia mente e sulla gestione delle mie emozioni al punto da voler scoprire di più sul rapporto tra il funzionamento del corpo umano, il sistema nervoso e questa magnifica professione, la chiropratica».

Elisabetta Gautier

Puoi spiegarci bene in che cosa consiste esattamente la chiropratica?

«La Chiropratica, dal greco “Cheir-hand” e “Praxis-azione/pratica”, si riferisce alla “pratica manuale”, ed è una disciplina della salute che si concentra sul miglioramento della comunicazione tra il sistema nervoso e il resto del corpo attraverso la colonna vertebrale, per facilitare la capacità recuperativa del corpo, di guarirsi da sé senza l’uso di farmaci o interventi chirurgici. Esistono diverse tecniche chiropratiche che aiutano al corpo di trovare il proprio equilibrio».

Torinese, mamma polacca e padre italiano, decidi da giovanissima di lasciare la tua città natale per studiare prima a Barcellona e poi conseguire un master a Madrid. La Spagna è sempre stata per te una destinazione particolarmente cara. Come mai la scelta di approfondire i tuoi studi proprio nella Penisola Iberica?

«Conoscevo già la Spagna perché andavamo in vacanza in famiglia a Minorca da ormai parecchi anni, ma in realtà ho scelto la Spagna per via della Scuola di Chiropratica di Barcellona; purtroppo noi italiani dobbiamo andare all’estero per laurearci in Chiropratica».

Che anni sono stati quelli che hai vissuto a Madrid e Barcellona?

«Ho vissuto 3 anni a Barcellona e circa 5 a Madrid, due città ed esperienze molto diverse. Ho imparato a conoscere Barcellona poco a poco: molto turistica ma anche molto aperta, “liberale” e festaiola. La città ha quartieri molto diversi tra loro: Eixample (destra e sinistra), tranquilla e residenziale; il barrio Gotico con la sua magnifica architettura, grigia, le sue strade strette, il caos dei turisti e gli artisti di strada, spesso di talento; e la piccola Gracia più famigliare. Tutti quartieri uniti dal filo rosso del patrimonio che ha lasciato Gaudì. Per me è stato come entrare nel parco di Alice nel Paese delle Meraviglie: ti perdi e scopri posti bellissimi e ricchi di arte. Dopo 3 anni, mi sono poi trasferita vicino a Madrid per proseguire gli studi, ho capito che prima vivevo in “Catalunya”, ed è lì che ho veramente iniziato a scoprire la Spagna. Madrid ha un carattere più signorile, ed è anche più cara, e festaiola anche lei!!».

Elisabetta Gautier chiropratica minorca

Dopo essere tornata a Torino e aver lavorato per 2 anni in un centro chiropratico multidisciplinare, a novembre del 2022 decidi di mollare tutto e trasferirti a Minorca. Perché questa scelta? Che cosa non ti soddisfaceva più della tua vita in Italia?

«Quando si molla tutto c’è spesso di mezzo una storia d’amore . Il motivo ufficiale è che in questi 2 anni ero in una relazione a distanza col mio attuale compagno francese. L’idea era di raggiungerlo in Francia ma per una questione di riconoscimento degli studi, l’ente regionale francese della sanità, l’equivalente dell’ASL in Italia, mi richiedeva di fare 2 anni di esperienza lavorativa nel paese di ottenimento della laurea per poter lavorare come chiropratica. Così abbiamo deciso di fare il grande passo, e dopo 1 mese di ricerca tra la Costa Vasca e la Costa Brava, abbiamo infine scelto Minorca. Il nostro criterio di selezione era comunque di vivere vicino al mare, in un posto tranquillo e circondati dalla natura. Ero anche contenta di cambiare aria dopo la pandemia, e devo ammettere che la spontaneità degli spagnoli, insieme ad una caña fresca (bicchiere di birra ndr.) e al loro lato comunitario che alleggerisce la quotidianità… mi mancava!»

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Minorca è una delle isole Baleari più selvaggia e meno turistica rispetto alle mondane Ibiza e Formentera. Come mai hai deciso di farne la tua nuova casa? Cosa ti ha conquistato a tal punto da trasferirti?

«Quello che ci unisce con il mio compagno è la natura, e dopo i primi tre giorni trascorsi a Minorca assieme, abbiamo capito che era il posto fatto per noi. Conoscevo l’isola da una quindicina di anni, per il mio compagno era la prima volta. Ci ha affascinato l’idea di scoprirla in tutte le sue stagioni, di essere condizionati dai venti, di vivere in sinergia con la natura e sebbene turistica, ha mantenuto la sua autenticità rispetto alle altre isole delle Baleari».

Come sono stati gli inizi a Minorca? Penso all’accoglienza delle persone, alla ricerca di una casa e di un lavoro, e in generale all’adattamento a una nuova vita.

«Siamo arrivati sull’isola con la macchina strapiena, senza una casa e il progetto di aprire uno studio Chiropratico. Siamo riusciti a trovare casa e locale a Ciutadella dopo un mese di ricerca, è stato difficile perché trovi pochi alloggi/case con affitti a lungo termine, essendo un’isola che vive prevalentemente di turismo. Ma l’accoglienza dei minorchini mi ha stupita, li trovo molto gentili e di buon animo, quest’approccio fin dall’inizio mi ha dato fiducia e mi ha spinta a perseverare nel nostro progetto».

STUDIO CHIROPRATICA MINORCA

Amata per le sue spiagge incontaminate, per la sua natura e per l’anima tranquilla, com’è vivere su quest’isola?

«È un’isola che ti permette di vivere con poco ma bene. Durante l’inverno c’è poco da fare, molti locali e ristoranti chiudono per ferie, poi d’estate tutto rinasce! Ma penso sia una destinazione più rivolta a chi è amante di attività fisica, natura e calma».

A Ciutadella hai aperto il tuo Studio di Chiropratica – Ciutadella Quiropráctica. Ti va di raccontarci della tua attività? Come si struttura, che servizi offri, fai tutto sola o c’è qualcuno che ti aiuta?

«L’obiettivo di Ciutadella Quiropráctica è di accompagnare le persone a riprendere la strada verso la salute permettendo una relazione coerente tra corpo, mente ed emozioni attraverso la Chiropratica. Il funzionamento della consultazione Chiropratica inizia con una prima visita ed include la storia clinica del paziente, con il motivo della sua visita assieme ai suoi obiettivi di salute; un’analisi posturale digitale, un esame fisico chiropratico che determineranno lo stato funzionale del corpo ed infine il primo aggiustamento chiropratico. Nella seconda visita gli sarà spiegato il proprio caso e le raccomandazioni basate sui risultati ottenuti».

Come stanno rispondendo i minorchini alla tua attività? C’è una clientela tipo che si rivolge a te?

«Molto bene, a Ciutadella sono l’unico studio Chiropratico. Chi non conosce la Chiropratica viene principalmente per dolori nella zona cervicale, lombare, spalle, emicranie, problemi posturali dovuti al lavoro; poi scoprono un approccio diverso alla salute e proseguono le cure per mantenere un equilibrio psico-fisico».

È stato difficile aprire il tuo centro, sia da un punto di vista burocratico che economico?

«Non è stato difficile ma sono stati due mesi di tanto lavoro, incertezze, appuntamenti e attese burocratiche».

Che cosa significa e rappresenta per te la chiropratica?

«Per me la Chiropratica non è solo una professione, ma anche una filosofia di vita e soprattutto una passione: ha la capacità di migliorare la qualità di vita di chiunque abbia una colonna vertebrale ed un sistema nervoso!».

In tanti pensano che per cambiare vita e trasferirsi su un’isola si debba avere i soldi. Cosa ne pensi al riguardo?

«Penso che si debba avere un progetto solido, fare due calcoli ed essere determinati a riuscirci. Quando ho maturato l’idea di trasferirmi non avevo tanti soldi da parte, ho dovuto fare un piccolo prestito in più e dopo il primo mese di apertura dello studio potevo già coprire le spese d’affitto, nonostante gennaio sia un mese di poca attività. Gli abitanti, infatti, dopo le feste sono più pigri per via del freddo, molte attività chiudono per ferie, e ci sono pochi turisti».

Qual è l’aspetto più interessante del posto in cui vivi? E viceversa quello che ti piace di meno? Hai notato differenze rispetto all’Italia?

«Sicuramente il fatto di vivere in mezzo al mare, poter attraversare l’isola in lungo in soli 48km, la qualità dell’aria che si respira, conoscere persone che non hanno mai lasciato Minorca. Quello che mi piace di meno è il fatto di essere completamente dipendente dai traghetti o aerei per raggiungere l’Italia».

Ci sono opportunità per gli italiani?

«Assolutamente, nel turismo, nel benessere, nella ristorazione, ovviamente per chi può fare smart working… È comunque importante parlare la lingua, primo segno di integrazione!».

Come è cambiata la tua vita da quando vivi a Minorca?

«Passo più tempo di qualità: sono meno condizionata dal ritmo “esterno” e più centrata sul mio benessere generale. Pensavo che mi sarebbe mancata la famiglia, gli amici, i tipici eventi ed appuntamenti mondani che ti danno la sensazione di fare “parte del giro” e appartenere a “qualcosa”: in realtà mi sento serena a fare le camminate sull’isola, prendere tempo per me stessa, studiare e scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno. Ho ripreso a fare cose creative, a leggere, a disegnare. Non risento lo stress della città insomma.. vedremo poi d’estate».

Per contattare Elisabetta ecco i suoi recapiti:

Sito web: www.quiropracticaciutadella.com

Mail: gautielisabetta@gmail.com

Instagram: @eg_quiropractica

Facebook: Ciutadella Quiropractica

+34 605995515