Mahon – Hauser & Wirth “Dopo il Mediterraneo

2 aprile

Il 2 aprile Hauser & Wirth inaugura la mostra “Dopo il Mediterraneo“.

Verranno presentate alcune delle opere create nell’ambito di un programma di residenza che si svolge a Minorca durante l’inverno in collaborazione con artigiani locali come ceramisti e tessitori.

La galleria Hauser & Wirth riaprirà le sue porte il 2 aprile con la mostra “After the Mediterranean“, un’esposizione curata dal curatore, scrittore e ricercatore d’arte Oriol Fontdevila che riunisce sette artisti il cui lavoro affronta le sfide ecologiche e sociali che interessano questo ambiente: Laia Estruch, Erola Arcalís, Omar Mismar, Abi Shehu, Adjoa Armah, Sara Ouhaddou e il collettivo Huniti Goldox, con Areej Huniti ed Eliza Goldox.

La mostra coinvolge un gruppo di artisti che per la maggior parte provengono, lavorano o sono legati ai territori che si affacciano sul Mediterraneo. Tra questi, artisti spagnoli, albanesi, francesi, marocchini e libanesi. Presentano opere esistenti e nuove.

Parallelamente alla mostra, verrà sviluppato un programma pubblico in collaborazione con istituzioni educative, organizzazioni e comunità isolana, oltre che con il pubblico in generale.

Dopo il Mediterraneo” evoca diversi tipi di immaginari futuri che affrontano le idee sulle crisi ecologiche e umanitarie che minano questo mare. La mostra mette in discussione, da un lato, l’immaginario unitario storicamente articolato – e duraturo – del Mediterraneo come mare dolce e solare, di una geografia idilliaca che avrebbe favorito modi di vita altrettanto placidi, di culture che avrebbero avuto la capacità di coesistere, commerciare e muoversi in armonia – nella tradizione del pensiero critico che inizia con l’opera dello storico Fernand Braudel.

Attraverso la loro pratica, gli artisti in mostra si confrontano con questa eredità e con le questioni derivanti dall’attuale emergenza climatica, dal post-colonialismo e dalla Primavera araba, dalle ondate migratorie e dalle politiche che impediscono la mobilità tra le sponde di questo mare, afferma Oriol Fontdevila.

Allo stesso modo, “Dopo il Mediterraneo” introduce nuove riflessioni e narrazioni che testimoniano la capacità umana di affrontare le sfide della regione.