Taila Mueller Mandarino

di Gloria Vanni

Nome: Taila

Cognome: Mueller Mandarino

Nata a: Costanza (Germania)

Professione prima di venire a Minorca: parrucchiera

Professione a Minorca: imprenditrice parrucchiera

Taila Muller Mandarino

«Vai a Sant Climent: c’è una bravissima parrucchiera!», mi dice un’amica. Sono a Minorca da pochi mesi e i riccioli hanno urgente bisogno di una regolata. Arriva il giorno che varco la soglia del negozio unisex al numero 15 di Calle San Jaume, la via principale di Sant Climent. Si chiama Noahnoa.

La proprietaria potrebbe essere mia figlia: Taila Mueller Mandarino è giovanissima. Mi racconta che è nata in Svizzera nel 1986 ma fino ai 6 anni ha vissuto in barca a vela in Sudan. Come in Sudan? Anch’io sono stata in barca a vela in Sudan tanto, tantissimo tempo fa: avevo 20 anni! Come si chiamano i tuoi genitori? Christina e Gianni.

Così, a distanza di 40 anni ritrovo un frammento della mia vita. Con Christina e Gianni abbiamo condiviso cieli zeppi di stelle, giorni di vento e di tempeste di sabbia. E ancora, il vivere sempre a piedi nudi, il prendere le aragoste con le mani, il navigare tra barriere coralline che sono patrimonio di un mare straordinario: il Mar Rosso esplorato e raccontato da Jacques-Yves Cousteau.

Sorpresa e incredulità si stemperano nei ricordi. Qualche giorno dopo abbraccio Gianni e tocco con mano la magia di Minorca, isola che con naturalezza regala piccoli e grandi miracoli come questo. Ma torniamo a Taila. A 4 anni nuotava sott’acqua. Era una bimba navigatrice che adorava la libertà della vita in barca e in mare. Quando torna in Svizzera con la mamma, si sente “costretta” nei vestiti e nelle scarpe.

«Non ho radici. Le ho trovate qui a Minorca: mi sento a casa, è una isola che mi sembra una grande barca. In Svizzera vado solo se devo proprio andare», aggiunge mentre taglia e asciuga una testa dopo l’altra nel suo piccolo negozio. Studia a Zurigo, frequenta la scuola professionale per parrucchieri e a 14 anni inizia a fare pratica da Enzo Di Giorgio: il parrucchiere italiano è l’insegnante del gruppo svizzero che partecipa ai campionati mondiali. Taila racconta:

«Lui è stato il mio maestro per tre anni. Poi, c’è un esame e io l’ho passato subito. A 18 anni sono andata in Australia per avere anche un certificato di lingua inglese. Sono tornata a lavorare da Enzo, sono entrata nel gruppo dei parrucchieri svizzeri e abbiamo vinto il mondiale della classe junior nel 2006 a Mosca. Sempre nel 2006 arrivo per la prima volta a Minorca perché c’è mio padre. Mi sono innamorata dell’isola. Sono tornata in Svizzera per fare la patente e ho lavorato con Raffaello Votta fino al 2011. Il 15 gennaio 2012 sono finalmente a Minorca!».

Sceglie Sant Climent perché qui trova casa. Ha un compagno spagnolo, Laureano, che lavora nel turismo e il 31 maggio 2013 diventano genitori di Noah. A novembre 2014 apre la Peluqueria NoahNoa, negozio a sua dimensione: è aperto tutte le mattine dalle 9 alle 13, il pomeriggio solo su appuntamento perché Taila fa la mamma, chiuso mercoledì e domenica, la prenotazione è d’obbligo (tel. +34 971153372).

Chi sono i tuoi clienti, Taila?

«Ho una clientela affezionata, metà minorchina e metà inglese, più donne che uomini. Sono clienti che diventano amici, si sentono a casa, entrano si fanno da soli il caffè. Apprezzano il mio lavoro, uso prodotti ecologici e naturali».

Per lei comprare una casa significa “per sempre” e quindi preferisce vivere in affitto e non possedere nulla. L’ensaimada non le piace e neppure le ricette minorchine l’hanno sedotta. Lei è una “ragazza da cioccolata svizzera e pastasciutta“. Il suo compagno la coccola con preparazioni di Siviglia a base di legumi e pesce. La verità è che Taila ama la cucina italiana.

Come sono i minorchini?

«Per me sono veri, ti accettano o non ti accettano. A noi ci hanno accettato, ho una cliente che mi porta sempre i biscotti. Credo di essere un po’ come loro. Sono felice, non voglio pensare troppo al futuro, mi sono aggiustata la vita e mi va benissimo come sono. Prima che qualcuno diventi un amico ci vuole tempo. Abbiamo la nostra famiglia, il fine settimana andiamo dal papà nel campo vicino a Sant Lluis, non voglio baby sitter e stiamo preparando un furgone per andare a fare camping a Minorca e fuori».

Cosa suggerisci a chi progetta di vivere a Minorca?

«Minorca va vissuta in ogni stagione prima di prendere qualsiasi decisione. Non è un’isola per tutti, da soli non è facile, soprattutto in inverno, devi avere compagnia. Io sono piuttosto chiusa e la mia vita ruota attorno a mio figlio: è importante costruirsi una rete di amici. Io mi sono innamorata di Minorca, amo la bellezza delle piccole cose e per trovare la felicità non serve andare lontano».

Cosa ti piace di Minorca?

«Mi piace tutto meno il catalano! A scuola ti forzano molto a imparare il minorchino e Noah capisce minorchino, castigliano, italiano, tedesco. A Minorca puoi vivere come vuoi, puoi andare al mare, passeggiare nella natura, stare fuori e trascorrere ore meravigliose senza spendere nulla. In Svizzera non è possibile, come minimo spendi 50 euro. Mi piace la sicurezza e la tranquillità di quest’isola che è un paradiso di serenità per i bambini».

Sta per suonare la campanella della scuola di Noah, una cascata di riccioli che sorride alle pareti del piccolo negozio. Lascio Taila che mi ricorda Cindy Crawford, la top model con il neo e prima moglie di Richard Gere. Non è solo per il neo, è anche per lo sguardo, innocente, pulito, semplice.

Il poeta Khalil Gibran ci insegna: «L’ovvio è quel che non si vede mai finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità».

La semplicità è di casa a Minorca dove non significa mancanza, assenza di qualcosa. Anzi, è l’esatto contrario. Ogni giorno ce lo ricordano il fruscìo di una lucertola, l’incedere di una tartaruga, un soffio, un guizzo, un cinguettio. A noi la capacità di cogliere questi momenti – grazie Taila per ricordarcelo! -, perché la migliore felicità è fatta di poco.