Ilaria Bizzozero, fare impresa a Ciutadella

di Gloria Vanni

Nome: Ilaria

Cognome: Bizzozero

Nata a: Modugno (Bari)

Professione prima di venire a Minorca: affitto appartamenti a Formentera

Professione a Minorca: comproprietaria di Marosi Boutique Hotel, Catedral Cafe, negozio Casa Pueblo

Ci siamo incontrate quasi per caso e ci ritroviamo a distanza di quasi un anno. Le mie interviste a volte hanno una lunga gestazione. Un cappuccino al Catedral Cafe – “Bar per animali domestici” si legge sul profilo Instagram -, mi consente di entrare nel mondo di Ilaria, classe 1988, nata in Puglia, milanese d’adozione. Altre due interviste mi danno la possibilità di varcare la soglia del Marosi Boutique Hotel per dormirci una notte e toccare con mano la sua ospitalità. Con il buio i 50 chilometri che separano Ciutadella da Mahon e viceversa sembrano molto più lunghi.

Ilaria Bizzozero

Cresciuta a Milano con mamma e due fratelli, frequenta il Liceo delle Scienze Sociali Agata Agnesi, un misto tra scienze umanistiche a indirizzo sociali con approfondimenti sociali e psicologici. È la scuola che sognavo!

A 18 anni inizia a fare le stagioni a Formentera in un bar di amici, la cafeteria Espardell a Es Pujols. A 23 si trasferisce a Valencia con la sua migliore amica e così inizia la sua esperienza di vita in Spagna. Con semplicità, passione e tanta determinazione, come racconta:

«A Valencia ho fatto la direttrice di un ristorante italiano fino a marzo 2014, lavoravo anche 14 ore al giorno. È stata una esperienza molto formativa, dal punto di vista professionale e umano. Nel 2012 ho conosciuto Gonzalo, uruguaiano, lavorava in una caffetteria. Ci innamoriamo e a ottobre 2014 decidiamo di andare a vivere a Formentera. Mi sono occupata di affitti e vendite case fino a settembre 2017 quando nasce Sebastian, nostro figlio. Volevamo aprire una nostra attività con la prospettiva di lavorare tutto l’anno e a Formentera questo non è possibile. Perciò, dopo avere valutato le varie isole – Maiorca e Ibiza le abbiamo scartate perché troppo grande e “tedesca” la prima e troppo “italiana” la seconda – a dicembre arriviamo a Minorca. Una coppia di amici che viveva a Ciutadella ci segnala un appartamento da affittare e senza neppure vederlo lo prendiamo! Siamo arrivati a Ciutadella a dicembre 2017 senza conoscerla, avevamo degli amici che vivevano già qui e poi è successo che, tutto quello che ci proponevamo, si è realizzato».

A Ciutadella lei fa la mamma e continua a lavorare in smart working per l’agenzia immobiliare di Formentera, lui nel 2018 apre Casa Pueblo al numero 7 di Carrer Santa Clara. È un negozio di moda estiva per uomo e donna, costumi, camicie e accessori, brand spagnoli e solo una marca italiana (Gassa D’amante uomo). Piccolo, luminoso, divertente, di gusto. Quindi, racconta Ilaria:

«Arriva l’opzione di prendere un hotel. Infatti, mio fratello è socio di un’azienda e i proprietari mi propongono di fare un investimento nel centro storico di Ciutadella. Nel 2019 compriamo l’edificio al numero 27 di Carrer de la Puríssima, a ottobre 2020 iniziamo i lavori di ritrutturazione e il 30 luglio 2021, il giorno del mio compleanno, abbiamo aperto. Il Marosi Boutique Hotel è un progetto di ospitalità sostenibile Adult Only con 6 camere e prima colazione (facoltativa). Non c’è plastica, le luci sono led, non abbiamo capsule del caffè ma solo in grani e neppure bustine del te e monodosi. La colazione è continentale e preparata al momento: spremuta fresca, yogurt naturale, pane tostato con sobrasada e pomodoro, pan cakes… Offriamo anche servizi come prenotazioni auto e bus, passeggiate a cavallo, barche e attività acquatiche… Insomma, piccole attenzione per farti sentire a casa».

Ilaria Bizzozero

È vero: in questo hotel d’interior su tre piani ti senti subito a tuo agio. Anche gli arredi mi sono sembrati familiari e in effetti sono gli stessi che ho scelto per Casa Binimares, in legno e ferro, puliti e minimalisti. Il nome Marosi è legato al mare e ricorda le onde tormentose. È aperto tutto l’anno, eccetto quando Ilaria e Gonzalo vanno in vacanza (poco!). Lei si occupa di tutto: attenzione al cliente, prenotazioni, check in, check out, colazioni dispensando consigli e sorrisi. Non è ancora finita! Infatti, aggiunge:

«Nel 2022 abbiamo aperto il Catedral Cafe al numero 3 di Plaza de la Catedral. Non poteva chiamarsi diversamente, guarda la cattedrale di Santa Maria! È un progetto di Gonzalo che da tempo aveva l’idea di aprire un locale così e l’ha fatto con un amico d’infanzia che vive in Argentina. In stagione è sempre aperto, dalle 8 alle 20, da novembre a aprile è aperto da lunedì a venerdì dalle 8 alle 14. C’è molto delle tradizioni uruguaiane e argentine come “sandwich de miga” (tramezzini), empanadas (panzeroti non fritti e ripieni di carne, spinaci, prosciutto cotto e formaggio), torta pasqualina, smoothies, yogurt con frutta, brownie e muffin… C’è molto di Gonzalo in questo locale, della sua semplicità e del suo amore per le cose buone fatte in casa, delle tradizioni di famiglia».

Ilaria cosa fate quando non lavorate?

«Ci piace passeggiare, mangiare bene, stiamo con il nostro bambino. In estate è più difficile, non abbiamo aiuti ma tra poco, finalmente, arriverà a Minorca anche la mia mamma».

Cosa ti piace di Minorca?

«La tranquillità, la vita tranquilla oltre le spiagge. Le persone: i minorchini mi piacciono. La natura che è strepitosa. Poi, tutto è vicino, tutto è piccolo, in città vai sempre a piedi».

Ilaria Bizzozero

Cosa consigli a chi vuole venire a Minorca?

«Di venire con rispetto e con umiltà, con l’idea di rispettare un luogo che è di altri».

Va detto che fare impresa a Minorca non è una passeggiata, vuoi per la stagionalità, vuoi per i problemi di tutti, ovvero il personale. Perciò, è un piacere per me conoscere persone come Ilaria e Gonzalo il cui comune denominatore, la semplicità, ha consentito e consente loro di scrivere belle pagine di imprenditoria a Minorca.

Forse il segreto è fare le cose in piccolo? Non lo so, per me non ci sono ingredienti perfetti e pozioni magiche per una impresa di successo. Di certo c’è che passione e intraprendenza aiutano, mescolati al rispetto per il luogo e le persono che ci accolgono. Le dosi? Un terzo di passione, uno di intraprendenza, uno di rispetto e una spolverizzata finale di altro rispetto. Ilaria e Gonzalo lo hanno capito e fatto proprio con naturalezza.

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