I megaliti gemelli a Minorca e in Turchia

Nonostante l’annuale arrivo di turisti da tutta Europa che scelgono le Baleari per godersi un po’ di quello che ormai è sempre più definito il paradiso del Mediterraneo, l’arcipelago ha saputo preservare il proprio patrimonio ancestrale ed archeologico.

Minorca, forse perchè un po’ più protetta dall’abusivismo edilizio e dal turismo di massa, offre siti megalitici di strordinaria rilevanza storica e culturale. Parliamo dei Talayots e delle Taulas, che per incredibile somiglianza con il sito di Gobekli Tepe, pare siano state progettate dalle antiche popolazioni turche.

I siti minorchini sono composti in genere da una torre che sovrasta il complesso sacro, composto a sua volta da megaliti posizionati in forma circolare, al cui centro è collocata una Taula: un megalite sovrastato da un monolite posto in forma orizzontale, in modo da formare un T (chiaramente identici a Stonehenge).

Il significato di queste costruzioni è stato poco studiato, e le uniche teorie che sono state considerate valide sono quelle che rimandano a luoghi sacri, che vi identificano l’ingresso ad antiche necropoli.

Di recente, però, si è fatta strada una nuova teoria, portata alla luce dall’archeologo inglese Micheal Hoskin, seguito da un team di archeoastronomi.

Secondo questi nuovi studi i siti archeologici di Minorca sarebbero solo una parte di strutture più grandi, il cui scopo era quello di riprodurre il Cosmo, il punto esatto in cui l’Uomo (l’anima, la coscienza…), aspira a ricongiungersi al Divino.

Per questo motivo gli antichi segnalavano i luoghi in cui era possibile ricercare questo contatto. Secondo Hoskin tutte le Taulas di Minorca sono proiettate verso la metà meridionale dell’orizzonte, dove in antichità era situata la stella Sirio, la più brillante tra tutte.

Hoskin afferma inoltre che, se si ricostruisse la posizione stellare dell’orizzonte di qualche millennio fa, si potrebbe notare come su Minorca risplendessero Alfa Centauri e la Croce del Sud. Lo studio di Hoskin porta a credere, quindi che questi siti venissero utilizzati anche come osservatori.

A centinaia di chilometri di distanza, al confine tra Siria e Turchia, troviamo l’antico sito megalitico di Gobekli Tepe. Scoperto solo alla fine del secolo scorso, questo giacimento ha messo in discussione la cronologia dlel’intera civiltà, poichè risalirebbe ad oltre 12.000 anni fa.

Sembra che Gobekli Tepe sia stato volutamente sotterrato, ma non se ne conosce il motivo. Innumerevoli sono le similitudini tra Gobekli Tepe ed i megaliti delle Baleari (in particolare Torralba): entrambi presentano forma circolare, al cui centro si trova la Taula principale; molti dei monoliti minorchini riportano segni di colate in pietra (come a voler tentare di occultali).

Gobekli Tepe, però, presenta 12 moniliti attorno alle Taulas, mentre Minorca no: il numero dei monoliti varia a seconda della grandezza della taula e dello spazio circostante, ma il numero 12 è sempre presente, sotto altre forme (per esempio i fori – perfetti – che si trovano sui monoliti stessi.