Erica e Luca Agazzi: nel cuore di Mahon

di Gloria Vanni

Nome: Erica e Luca

Cognomi: Mizzotti (lei) e Agazzi (lui)

Nati a: Treviglio (Bergamo)

Professione prima di venire a Minorca: project manager di piani di protezione civile lei, responsabile nella grande distribuzione lui

Professione a Minorca: proprietari del Can Miquel a Mahon

A Pontirolo Nuovo ci si conosce tutti. Per forza, dirà qualcuno, gli abitanti non sono neppure cinquemila. Detto ciò, dalla tranquillità della provincia di Bergamo c’è chi sogna di andare via. Come Erica Mizzotti (classe 1986) che da piccola diceva che un giorno avrebbe lasciato l’Italia.

Inizia a spostarsi in Italia e, dopo il Liceo Socio Psico-pedagogico, la laurea in Scienze della Mediazione Linguistica e Culturale, va a Pisa per la laurea in cooperazione internazionale e a Roma per un tirocinio alla Farnesina. E ancora, a Milano per una esperienza di vita e lavoro. Quindi, Erica torna a Pontirolo Nuovo per… amore!

Qui, infatti, c’è Luca Agazzi, classe 1983. Da piccoli si erano fidanzati, lui passava tutti i pomeriggi a giocare a calcio e ping pong. Lo sport era la sua passione. Si ritrovano nel 2009, Cupido lancia la sua freccia e vanno a vivere insieme. Lei lavora come project manager di piani di protezione civile, lui invece è impegnato nella grande distribuzione.

Can Miquel mahon

Erica racconta: «A Minorca c’erano i miei cugini, Gioia e Michele, due fratelli che vivevano sull’isola da oltre 10 anni e gestivano un bar a Mahon. Poi, Michele è rimasto solo e ci ha chiesto se volevamo entrare in società con lui. Eravamo stressati e…».

«Non è vero, tu cercavi solo la scusa per andare via!», interviene Luca con un’amorevole sguardo a sua moglie. Sono simpatici, si coccolano l’uno con l’altra, trasmettono gentilezza e semplicità.

È il 2012, Erica e Luca arrivano a Minorca con l’idea di provare un anno e vedere come va. Dopo 4 mesi, Michele lascia Minorca per problemi familiari e loro decidono di continuare a gestire il Can Miquel, situato al numero 14 della centralissima S’arravaleta, una delle vie pedonali della capitale. Un locale con i tavoli all’aperto, cui si accede con una scala che porta al piano interrato.

Qui Erica cucina ma prima di addentrarci tra le prelibatezze del Can Miquel, torniamo alla storia di questa coppia che sembra uscita dalle pagine di un romanzo di Federico Moccia.

A fine 2014 acquistano la licenza del bar. Nell’autunno 2015, con l’aiuto della decoratrice di interni Cristina Pons, ristrutturano il locale che prende il nome di Can Miquel, Coffee & Kitchen. «È stato ristrutturato con criteri moderni e confortevoli, rispettandone l’essenza con le volte in marés e allo stesso dando più ampiezza e luce al piano seminterrato», aggiungono all’unisono Erica e Luca.

mahon

Nel 2019 comprano casa a Es Castell, il 19 ottobre si sposano (nel giardino di casa) e due giorni prima di partire per un avventuroso viaggio di nozze – l’Australia in camper! -, Erica scopre di essere incinta. Emma nasce il 7 luglio 2020 e Minorca continua a essere la loro casa.

Il Can Miquel, Coffee & Kitchen, è aperto da aprile a ottobre, dalle 8 a mezzanotte, in estate anche la domenica: un bell’impegno che prevede la preparazione di colazioni, pranzi, cene, spuntini e merende. Il menu comprende pane tostato e croissant, tapas calde e fredde, ricette spagnole, insalate, sandwich, hot dog, hamburger casalinghi, paste, piatti combinati, pizze, pancakes… insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta!

«In stagione siamo in otto, tre in cucina e cinque fuori. Tutto è fatto in casa. Nel limite del possibile, cerchiamo di usare prodotti locali, come gli hamburger, fatti con carne di Minorca. Erica si occupa dei rifornimenti, io del servizio e parlo con il mondo. Amo chiacchierare e confrontarmi: parlo italiano, spagnolo, inglese, francese», precisa Luca.

«Se esco da sola, nessuno mi saluta perché nessuno mi conosce! Tra i due, Luca è il più simpatico e comunicativo. Io sto bene nella mia cucina, mi diverto, faccio qualcosa che mi piace talmente tanto che non mi pesa lavorare», dice Erica.

Chi sono i clienti del Can Miquel, Coffee & Kitchen?

«I minorchini prima di tutto, poi turisti e ospiti di passaggio. Sarà per i prezzi e forse per la nostra cortesia, siamo un bar de tapas e abbiamo famiglie con bimbi, coppie giovani: uno Spritz da noi costa 5 euro e il bicchiere è bello grande», dice Luca.

Cosa fate quando non lavorate?

«Amiamo viaggiare, quindi non appena possibile, partiamo! E poi andiamo in Italia a trovare familiari e amici. Mentre quando siamo a Minorca, ci piace vedere gli amici, fare escursioni e passeggiate. E, ovviamente stare con la nostra bimba».

Consigli per chi vuole venire a Minorca?

«Minorca è un’isola tranquilla, molto tranquilla. Bisogna essere capaci di adattarsi al suo ritmo, entrando in punta di piedi e con molto rispetto. Per aprire un’attività commerciale, occorre fare attenzione alla posizione in cui si trova: senza turismo, infatti, è difficile sopravvivere».

I consigli pratici sono preziosi, tanto più quando sono dati da due persone che per sei mesi l’anno lavorano 12 e più ore al giorno. Il tempo vola, di anni ne sono trascorsi parecchi da quella partenza in cui entrambi, poco più che trentenni, arrivano a Minorca per provare a vedere come si sta. Si sta bene su quest’isola dalla forma di un fagiolo allungato che non raggiunge i 700 chilometri quadrati di superficie, sempre verde proprio grazie all’umidità. Erica e Luca confermano e a me ricordano queste parole di Esopo, scrittore greco antico: “Per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato”.

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