La festa di Sant Joan a Ciutadella

L’isola di Minorca è conosciuta in tutto il mondo come meta privilegiata per gli amanti della pace e del relax: spiagge incontaminate, paesaggi da sogno, acque cristalline, ma anche luoghi ricchi di storia e cultura.

Oltre a permettere di godersi una vacanza all’insegna del sole e del mare, infatti, l’isola di Minorca è nota per i suoi famosi monumenti megalitici, tutti in ottimo stato di conservazione nonostante la lunga storia alle spalle, risalente persino all’inizio dell’età del Bronzo.

L’unicità delle costruzioni megalitiche tipiche dell’isola è tale da aver permesso la candidatura di Minorca a Patrimonio dell’Umanità, non solo per il loro valore storico, ma anche per l’ottimo stato delle stesse.

Oltre che sulla cultura e sul paesaggio, Minorca può anche contare su una lunga storia di tradizioni popolari, capaci di trasmettere al meglio lo spirito e il folklore dell’isola.

Se pensate di programmare una vacanza nella più bell’isola delle Baleari, dovete assolutamente fare in modo di vivere almeno una di queste festività.

La festa di Sant Joan a Ciutadella è una delle più conosciute e popolari. Se le tue vacanze sull’isola includono il 23 e 24 di giugno, tra le cose da fare a Minorca che non puoi, senz’altro perderti, vivere la festa di San Juan è una di queste.

Continua a leggere per conoscere tutti i dettagli: attività previste, protocolli, come arrivare, ecc…

Le origini della festa di Sant Joan

La festa di San Juan è una festa tradizionale celebrata durante gli ultimi secoli e le sue origini sono di carattere religioso.

Secondo gli esperti, la festa di Sant Joan nacque in una confraternita nella quale si rappresentavano le quattro classi della popolazione dell’epoca. Classi sociali rappresentate ora all’interno della “Junta de Caixers”.

Nel 1287 il vescovo della diocesi minorchina ordinò la riforma ecclesiastica di Minorca. Nel documento che formulò a tale scopo si parlava della chiesa di San Giovanni Evangelista, posteriormente chiesa di San Giovanni Battista. Questa chiesa si trovava a Ciutadella e la sua amministrazione era a carico della Corporazione dei Lavori Agricoli di San Giovanni (Sant Joan o San Juan).

Ogni anno per San Giovanni i penitenti, insieme alla loro famiglia e amici, realizzavano un pellegrinaggio all’eremita. Il cavaliere operaio offriva agli assistenti una bevanda a casa sua, così come il sacerdote faceva dopo l’alba. Al ritorno, i pellegrini attraversavano tutta Ciutadella.

Con il passare degli anni si aggiunsero altri elementi che passarono a formar parte della tradizione come giochi di abilità dell’epoca ed altre attività.

Las fiestas de Sant Joan en Menorca

I “caixers” del giorno d’oggi rappresentano gli antichi operai e formano la “Junta de Caixers”, eletta ogni due anni. È responsabile dell’organizzazione delle feste di Sant Joan e di far compiere i protocolli delle diverse attività e personalità che intervengono nelle feste.

Il giorno d’es Bè, la vigilia di San Juan

La festa dell’agnello di Sant Joan (o dia d’es Bè) si svolge la domenica precedente al 24 di giugno.

Un contadino, vestito di pelle di agnello, a modo di San Giovanni Battista, percorre scalzo le strade del centro storico di Ciutadella accompagnato dai “caixers” (cavalieri), anche loro a piedi e invitando tutti alla festa.

 

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Il cavallo: protagonista indiscusso della festa

Il protagonista indiscusso della festa di Sant Joan è il cavallo minorchino, a cui i partecipanti della manifestazione riservano grandi cure e rispetto.

Proprio come nella tradizione italiana del Palio di Siena, anch’essa incentrata intorno alla figura del cavallo, l’intera celebrazione si svolge nella totale salvaguardia dell’animale, a cui si conferisce un grande valore, persino una sorta di devozione.

Il rispetto per l’equino è tale da essere persino accompagnato da un noto rituale di buon auspicio: durante il secondo giorno di festa, infatti, i cavalli vengono adornati con fiocchi e coccarde colorate e condotti lungo le strade dai cosiddetti “Caixers”, i loro cavalieri.

Spronati a sollevarsi sulle zampe posteriori e ad eseguire una vera e propria danza equestre, gli animali sono attorniati dalla folla che fa a gara per riuscire a toccare uno dei cavalli, in segno di fortuna e buon auspicio.

La gastronomia tipica delle feste di San Juan

Bevanda tipica di San Juan

La bevanda tipica della festa, e delle altre feste popolari di Minorca è il gin con limonata o succo di limone. In altri paesi dell’isola viene denominata “pomada”, ma a Ciutadella si chiama “gin amb llimonada”.

Torta di San Joan (Coca di Sant Joan)

La coca di Sant Joan (torta di Sant Joan) conosciuta anche come “coca bamba” è una delle pietanze protagoniste e non manca mai nelle case dei minorchini durante le feste patronali, magari accompagnata da una tazza di cioccolata calda.

Coca e cioccolata è la colazione tipica dei giorni di festa.

Il programma degli eventi delle feste di Sant Joan

Prima di tutto bisogna tener presente che gli orari degli eventi sono sempre approssimativi e possono cambiare dipendendo da come trascorre la festa. In ogni caso, in seguito ti elenchiamo gli eventi da non perdere.

23 giugno

Alle ore 14 nel palazzo del “Caixer Senyor” comincia la festa con il “primer toc”, la prima volta che suona il “flabiol”, un flauto fatto di canna con un tamburo che scandirà il ritmo durante tutta la festa. In questo modo, il “fabioler” chiede permesso per dare inizio ai festeggiamenti.

Una volta i cavalieri, tranne il “Caixer Senyor” e il “Caixer Capellà”, hanno formato la cavalcata, la sposa del “Caixer Casat” (sposato) consegna la bandiera di Sant Joan al “Caixer Fadrí” (single) che la porterà durante tutti i giorni di festa.

Gli ultimi ad aggiungersi alla cavalcata sono proprio il “Caixer Senyor” ed il “Caixer Capellà”. Tutti insieme svolgeranno il resto delle attività nell’ordine seguente:

  • Ore 18: “Caragol del Born”. In Piazza des Born, cavalli e cavalieri sfilano mostrando le proprie abilità a ritmo di “jaleo”, la musica tipica della festa.
  • Ore 19: Lancio delle Mandorle in Avenida Constitució (tra Piazza di ses Palmeres e Avinguda Jaume I el Conqueridor)
  • Ore 19.30: nell’eremo rurale di Sant Joan de Missa situato a 3 km da Ciutadella si festeggia la cerimonia del “Cant de Vespres”
  • Ore 20: Lancio delle Mandorle in Avenida Constitució, tra il Br Calós e la Piazza de ses Palmeres.

Quando i cavalli tornano da Sant Joan de Missa, cominciano le “corregudes a Sa Plaça”: i cavalieri percorrono tre volte il tragitto che va da Plaça Nova a Plaça de la Catedral e viceversa. Una volta terminate, comincia il “Cargol di Santa Clara”.

Per finire la giornata, si salutano il Caixer Capellà e il Caixer Senyor davanti alle loro case.

24 giugno

  • Ore 8: il “fabioler” richiede al Caixer Senyor l’autorizzazione per iniziare la riunione dei cavalieri. Quando la cavalcata è completa, seguendo lo stesso protocollo del giorno precedente, si festeggiano le seguenti attività in quest’ordine cronologico:
  • Prove dei giochi des Pla, “ensortilla” e correre abbracciati
  • “Corregudes” a Sa Plaça (Ses Voltes)
  • Cargol di Santa Clara
  • Saluto a cavallo del Caixer Capellà e del Caixer Senyor. I cavalieri lasciano i cavalli nelle loro stalle.
  • Riunione di “caixers” e cavalieri in casa del Caixer Capellà
  • Uscita in comitiva fino a casa del Caixer Senyor accompagnati dalla banda musicale
  • Arrivo alla Cattedrale per celebrare la Messa di “Caixers”
  • Rinfresco di “caixers” a casa del Caixer Capellà
  • Saluto, a piedi, del Caixer Senyor

Il 24 giugno al pomeriggio si forma, di nuovo, la cavalcata per festeggiare le seguenti attività:

  • Invito del Caixer Senyor al consistorio davanti al Comune per poi presenziare i Giochi des Pla
  • Cargol degli sposati a Santa Clara e preghiera del Caixer Senyor alla badessa del convento
  • Giochi e cargoldes Pla
  • “Corregudes” a Sa Plaça
  • Cargol di Santa Clara. Saluto a cavallo del Caixer Capellà e del Caixer Senyor
  • Rinfresco di “caixers” e cavalieri a casa del Caixer Senyor
  • Saluto a piedi del Caixer Capellà fino a casa sua
  • Ultimo rintocco di fabiol che da fine alla festa

 

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Come arrivare alle feste di Ciutadella

Una delle migliori opzioni per arrivare alle feste di Ciutadella è l’autobus.

È possibile arrivare a Ciutadella in macchina ma non possiamo garantirti la possibilità di parcheggio: molte delle strade della città, infatti, sono chiuse al traffico e le principali zone di parcheggio sono sempre pienissime.

Il taxi è un’alternativa ottima per arrivare velocemente e non aver problemi a parcheggiare.

Autobus per andare a Sant Joan

Gli autobus che collegano Ciutadella con le urbanizzazioni del municipio sono operativi le 24 ore durante i giorni delle feste di San Juan: il servizio sarà ininterrotto da mercoledì 22 giugno fino alle 23.30 della domenica 26 giugno.

Inoltre, dato che in Piazza dels Pins si terrà la fiera, la fermata delle linee di autobus che portano fino alle spiagge si sposterà, tra il 16 e il 28 giugno, all’Avinguda Mascaró Passarius.

Se desideri raggiungere Ciutadella da Mahón o da altri paesi dell’isola, puoi prendere l’autobus L1 che collega le due città. Tieni però presente, che sarà molto affollato. Per questo motivo esiste un servizio esclusivo per le feste: il jaleo bus, un servizio sospeso a causa della covid-19 e che riprende quest’anno.

feste ciutadella

Dopo aver letto tutto il programma, se sei a Minorca in questi giorni non puoi di certo perderti la festa di Sant Joan. Se, invece, hai intenzione di visitare l’isola in un altro periodo dell’estate, non ti preoccupare, ogni fine settimana troverai una festa patronale in uno dei paesi dell’isola!