Es Castell

Carattere forte e storico per l’affascinante paesino di Es Castell

Patria di un grande maestro degli scacchi come Francisco Vallejo Pons, Es Castell è una delle tappe obbligate per chi visita Minorca. Si tratta di una località dal forte carattere militare. Famoso è il suo museo inaugurato nel 1981, in occasione del bicentenario della conquista di Minorca da parte della Spagna. La sua prima sede fu stabilita in uno dei magazzini in cui venivano una volta custodite le polveri da sparo nel “Castillo de San Felipe”, ma successivamente venne trasferito nella sede attuale, una caserma del 18° secolo, nella piazza principale di Es Castell. Costruita dagli Inglesi durante la loro seconda occupazione dell’isola, nel 1771, la caserma prese il nome di Georgetown, in onore del Re Giorgio III° e venne utilizzata come ospedale militare, come sede dei reggimenti inglesi ed infine come Museo Militare.

Il Museo occupa quindici sale, disposte su due piani un tempo dedicati agli ingegneri militari. Il primo piano tratta principalmente la storia militare dell’isola, con le sue impressionanti fortificazioni. Al piano terra invece ospita una magnifica collezione di cannoni antichi e una collezione completa di plastici di navi d’epoca, accanto alle sale dedicate agli strumenti di ingegneria. Nel 1998 venne firmata la creazione di un “Consorzio del patrimonio storico e militare di Minorca”, la cui sede è proprio il “Museo Militare”.

A Es Castell, inoltre, è possibile vedere all’opera i maestri artigiani dell’isola. Famosi i suoi mercatini nelle vie del centro tutti i lunedì dalle 19.30 alle 24.00. E non preoccupatevi, molti anche i locali che richiamano tanti turisti. La maggior parte dei locali si trova a Calasfonts, piccolo ma affascinante porto, dove le grotte – un tempo utilizzate dai pescatori – si sono state trasformate in bar, ristoranti e negozi donandole un fascino tutto particolare. E se volete essere i primi a vedere sorgere il sole in Spagna, Es Castell è il posto che fa per voi.

Articoli e notizie su “Es Castell”